venerdì 15 giugno 2012

Rimuovere: la sintesi

Azione tecnologica o manuale attraverso la quale uno o più individui possono muovere (per la seconda volta) un determinato oggetto oppure una determinata cosa, sottoposto o sottoposta ad un certo impulso o forza o comando.
Azione che può ripetersi nel tempo oppure, nella maggior parte dei casi, che può essere meglio vista come sinonimo di togliere.

giovedì 14 giugno 2012

giovedì 7 giugno 2012

Rimuovere: nei tempi

Sin dall'antichità, ma ancora oggi:
1)L'aratro


Prima completamente il legno poi completamente in ferro.
Prima trainato a mano, poi dai buoi e dai cavalli, infine dalle trattrici.

2)I rifiuti:
Dalle cloache romane


Sino ad oggigiorno con la raccolta nei bidoni della differenziata e i problemi delle discariche e degli inceneritori





La rimozione più effettuata al giorno d'oggi è però quella delle chiavette elettroniche ovvero delle pen-drive:


mercoledì 30 maggio 2012

Abbecedario

A come ARATURA
B come BLOCCO
C come CANCELLARE
D come DISBOSCAMENTO
E come ESTRAZIONE
F come FORZA
G come GENOCIDIO
H come HARDWARE
I come INCENDIO
L come LAVAGGIO
M come MEMORIA
N come NODULO
O come OPERAZIONE
P come PALA
Q come QUARZO (plastico)
R come RIFIUTI
S come SABBIATURA
T come TOSARE
U come URANIO
V come VIRUS
Z come ZAPPA

I brevetti

Oggigiorno ogni ingenium utilizzato per rimuovere una determinata cosa viene sottoposto a brevetto.
Qui di seguito sono riportati tre brevetti, di diverse epoche, riguardanti tre diverse "macchine" per la rimozione di cose specifiche.

XIX Secolo:

ARATRO

Metà del '900:

RUSPA

Ai giorni d'oggi:

ANTIVIRUS

mercoledì 16 maggio 2012

Sfogliando "Storia delle macchine"

Come già detto il verbo rimuovere significa principalmente muovere una determinata cosa per ben due volte. Se si vuole intendere il "movimento" come un'azione di innalzamento si può benissimo discutere riguardo all'innalzare.

Un'affascinante opera di "rimozione" (ovvero di doppio innalzamento) fu quella eseguita da Domenico Fontana tra il 1585 e il 1586 in piazza San Pietro a Roma. Egli riuscì nell'intento di spostare il famoso Obelisco Vaticano, giacente tutt'oggi nel medesimo luogo, tramite il meccanismo a "castello", meccanismo molto complesso che sfrutta a pieno l'intero repertorio ingegneristico dell'epoca.


Si parla di doppio innalzamento dal momento che l'obelisco fu spostato dalla precedente collocazione (a fianco dell'antica basilica di San Pietro) per essere posto al centro della piazza dello Stato Vaticano tramite l'innalzamento ripetuto del "castello". Dapprima questi fu innalzato per disporre a terra l'obelisco, una volta riusciti nell'impresa il "castello" venne smontato e poi riposizionato nel centro della piazza per porre definitivamente l'obelisco nel sito attuale.


sabato 21 aprile 2012

Rimuover gl'impedimenti

Così come Don Abbondio disse a Renzo ne "I Promessi Sposi": "sapete voi quanti sian gl'impedimenti dirimenti?" per non far celebrare le nozze del giovane lombardo con l'amata Lucia; allo stesso modo, di impedimenti, Arnolfo di Cambio ne lasciò assai al Brunelleschi per il progetto della cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze.
Infatti il vero problema era proprio quello di rimuovere gl'impedimenti, dovuti al progetto della cupola di enormi dimensioni.
Ecco qui di seguito un breve filmato che già aveva attirato la mia attenzione un paio di anni fa, che spiega in maniera breve e concisa le semplici ma argutissime tecniche studiate dal Brunelleschi per poter edificare la cupola.


Come visto dal video, la cosa più geniale che possa aver fatto Filippo Brunelleschi è stata quella di costruire un'intera cupola, in aggiunta la più grande in assoluto, senza l'utilizzo di centine. Pazzesco.

martedì 10 aprile 2012

Rimuovere & narrazioni

1) Nelle fiabe
In ogni fiaba ove vi è la presenza di una principessa (la bella addormentata le bosco, biancaneve e i sette nani, Cenerentola, ecc.) l'obbiettivo principale del cattivo in questione è quello di eliminarla o nasconderla.


2) Nella letteratura:
In una delle famose lettere di Niccolò Macchiavelli a Francesco Vettori: l'esilio all'Albergaccio e la nascita del Principe.


3) Nei fumetti:
Il mitico Tex Willer assieme all'amico Kit Carson, in qualità di Rangers del Texas, hanno il compito di far rispettare la legge morale del proprio Paese rimuovendo qualsiasi tipologia di criminale sulla faccia del pianeta.

4) Nella musica:
La migliore canzone che inneggia alla liberazione di tutti i popoli dalla guerra e dalla violenza!


5) Nel cinema:
Ecco qui di seguito viene mostrato un cortometraggio semisconosciuto di Gillo Pontecorvo. Questi documenta la lotta di alcuni minatori contro la chiusura della miniera dove lavorano.


6) Nei filmati pubblicitari:


"Rimuovere" nella mitologia

La mitologia è presente in ogni cultura di ciascun continente. Il nostro continente risente di gran lunga degli effetti della mitologia greca, la quale viene ripresa infatti anche da quella romana. Come si può notare la prima delle due è un continuo spodestare colui che risiede sul "trono del più potente e astuto": Crono evirò il padre Urano, per poi essere a sua volta sfidato e battuto da uno dei suoi figli, Zeus.
Questa serie di eventi mitologici altro non parrebbero che una lotta per la sopravvivenza, facendo sembrare così le divinità puri e semplici uomini con qualche caratteristica in più della media della popolazione, in poche parole si può vedere in queste figure il nostro uomo Faber. Infatti già nel III secolo a.C. il filosofo greco Evemero sosteneva che gli dei mitologici fossero antichi re e guerrieri diventati leggendari nel tempo.

La mitologia Orientale suddivisa in tre diverse tipologie (cinese, giapponese e indiana) riprende anch'essa il concetto di uomo Faber visto in chiave di divinità. Queste tre mitologie, a tratti totalmente diverse, si accomunano grazie alle rispettive influenze delle varie religioni buddista, shintoista e induista.

Piccola curiosità:
Nei fumetti giapponesi sono molti i riferimenti fatti sulle divinità mitologiche del Giappone.
Ad esempio nel famoso Manga "Naruto" numerose tecniche dei protagonisti (giovani Ninja) sono soprannominate con i nomi propri delle divinità.

giovedì 5 aprile 2012

Rimuovere: Iconografia

1) Nell'arte primitiva
Il lemma Rimuovere nelle prime raffigurazioni era rappresentato maggiormente dall'azione di aratura del terreno, dove la terra veniva smossa per permettere la semina di una determinata tipologia di coltura.



2) Nell'arte antica



La civiltà ellenica è quella che più ci ha tramandato nel tempo il "culto del bello". Essa lo ha applicato in modo minimale nelle proprie opere, sia architettoniche sia scultoree sia pittoriche. La ricerca del canone migliore è infatti la rimozione totale delle imperfezioni.












3) Nell'arte medievale e rinascimentale













L'arte medievale di fatto si sbarazzò di ogni canone precedentemente utilizzato. Fu grazie alla scoperta della prospettiva nel Rinascimento (uno dei primi fu Leon Battista Alberti) che si ritornò alla "tecnica" di rimozione delle imperfezioni.












4) Nell'arte dal Settecento all'Ottocento













Il simbolo di rimozione alla fine del Settecento forse è un po' troppo cruento, ma rispecchia proprio ciò che si rimosse: la parte decisionale di uno stato, il quale necessitava a tutti i costi di un'epurazione totale. La rimozione della classe sociale aristocratica, seguita dalla nascita di quella borghese che la rimpiazzò parzialmente, fu ciò che caratterizzò l'intero Ottocento.
Due altre importanti raffigurazioni di questo importante processo sono:





































5) Nell'arte del Novecento














L'arte del Novecento è quella che ha iniziato ad andare sempre più a braccietto con la tecnologia e
l'innovazione tecnologica del secolo nel Novecento è stata il computer, un calcolatore con più parti rimovibili ad esso connesse.
Ecco come l'arte può applicarsi nel migliore dei modi ad una tecnologia avanzata:


















6) Nella pubblicità:














Le pubblicità del giorno d'oggi son piene di prodotti smacchianti che rimuovono macchie di ogni genere.

7) Nei francobolli

Molti francobolli sono commemorativi, questo francobollo è stato emesso in memoria del primo francobollo di posta aerea, la quale serviva, nei primi tempi, a trasportare importanti missive in giro per il globo.

martedì 3 aprile 2012

Proverbi nel mondo


1) Non usare una accetta per rimuovere una
   mosca dalla fronte di un tuo amico. (Antico proverbio cinese).
2) E' più facile lagnarsi, che rimuovere gl'impedimenti. (Sconosciuto).
3) Promoveatur ut amoveatur: promuovere per rimuovere (Proverbio latino).




Modo di dire relativo all'azione di rimozione:
Via il dente via il dolore.



sabato 31 marzo 2012

Sinonimi e derivati

Per analizzare a fondo il verbo Rimuovere è importante conoscere i vari aspetti e significati che può assumere nella nostra lingua!

Sinonimi: deporre, destituire, dimettere, discostare, distaccare, distogliere, eliminare, levare, muovere, asportare, spostare, trasferire, sbloccare, scalzare, sospendere, vuotare, allontanare, cancellare, defenestrare, cacciare, epurare, licenziare, scacciare, spodestare, degradare, detronizzare, esautorare, esonerare, dimissionare, silurare, sollevare, distornare, smuovere, esentare, estromettere, cavare, tirar via, dislocare, traslocare, trasportare, disincastrare, liberare, divellere, scavare, spiantare, sradicare, svellere, evacuare, far vuoto, ripulire, sbarazzare, sgombrare, svuotare.


Come si può notare il verbo si evolve in più di un aspetto e ciascuno di questi può essere fondamentale per addentrarsi meglio nella ricerca.

Esempio di derivato: rimozione (di un hard disk per esempio).

giovedì 29 marzo 2012

Rimuovere: il dizionario mondiale

Ecco come nel mondo ciascun Paese percepisce questo verbo nella propria lingua:

Italiano: Rimuovere
Inglese: To remove
Francese: Enlever/Supprimer
Tedesco: Entefernen
Spagnolo: Despejar/Remover
Portoghese: Evacue
Arabo:  إزالة
Cinese:  清除
Russo: удаление
Latino: Tollere
Greco: αφαιρέστε

Rimuovere i segni sulla sabbia

I primi passi per una interessante ricerca nel mondo della rimozione

Uno dei principali passi nella storia umana e nella vita di ogni uomo è stato, ed è tutt'ora, quello di captare i segni che lo circondano o che produce e di cercare di riprodurli. E' proprio in seguito a questa necessità che si è sentito il bisogno di poter ripristinare, in qualche modo, il posto dove si era riprodotto tal segno e quindi di poter tornare allo stato quo ante. Nasce così l'atto di rimozione.

Questo percorso mira a esplorare l'azione del "rimuovere" in tutte le sue sottili sfaccettature.